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Stefania Pennacchio

Pennacchio

Stefania Pennacchio, attraverso la sua memoria genetica, sembra rievocare tutto ciò che c’è di sacro e arcaico nel bacino mediterraneo. La sua ricerca scultorea fa appello, sia attraverso la tecnica che le tematiche, ad un linguaggio strettamente collegato alle coordinate antropologiche, psicologiche e sociali del femminile. Non un gesto contestatario ma narrativo dell’intelligenza intuitiva ed emotiva che caratterizza le donne. La strada blu, del mar mediterraneo, è la matrice dello sviluppo delle culture. In esso sono contenute la bellezza, l’estetica, la tecnica, l’arte e tutto ciò che noi definiamo tale. Quest’indagine viene svolta con serietà e con una vocazione istintiva al raggiungere la sorgente della storia.

Curriculum artistico

Terra Mater

Nasce dal fuoco, la ceramica raku di Stefania Pennacchio, artista che mescola le proprie origini calabresi alle influenze della cultura giapponese. La materia cresce come il sorgere della vita e pervade l’ambiente con la sua forza e il suo calore.

La materia nella materia si fa memoria... Percorribile al concetto.

Nanni Valentini

“La ricerca scultorea di Stefania Pennacchio è ciò che di sacro e rituale emana dal mar Mediterraneo e si trasforma in linguaggio artistico contemporaneo. il Blu del mar Ionio sembra averla ispirata ad un racconto stratificato di culture, memoria e civiltà”

Santo Versace
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Stefania Pennacchio raccontata da Federica Cadamuro Morgante